Gli errori da non commettere nel montaggio delle porte interne

In principio si parlava più propriamente di bricolage, cioè di un’attività manuale limitata al tempo libero, svolta per pura soddisfazione personale e mirata alla realizzazione di oggetti più o meno decorativi.

Di recente, con l’avvento delle grandi catene commerciali che ne sostengono la filosofia, si è approdati alla convinzione che ogni lavoro artigianale possa essere svolto da sé, anche in assenza delle necessarie competenze.

A foraggiare ulteriormente questa convinzione interviene il web, pronto a fornire ogni tipo di tutorial a chi volesse industriarsi in qualsiasi tipo di attività, dal ridipingere le pareti di casa al tagliarsi i capelli. Tenere in mano un pennello o una forbice, però, non vuol dire saper usare al meglio tali attrezzi, e difficilmente un tutorial di pochi minuti potrà sostituire gli anni di esperienza dei tecnici specializzati.

Nel tentativo di contenere le spese facendo tutto da soli, si rischia di combinare dei grandi pasticci ed essere costretti a spendere anche di più, in primis per rimediare ai guai involontariamente causati e poi per ottenere il lavoro desiderato, questa volta però, eseguito a regola d’arte da un professionista del mestiere.

Le porte interne: quali sono gli errori da non commettere

Se ci fermiamo ad osservare una porta interna, con gli occhi dei non addetti ai lavori, vediamo un sistema tutto sommato piuttosto semplice: controtelaio, telaio e cornici non sembrano essere particolarmente ostici da montare e così anche maniglia e serratura. Eppure, il montaggio di porte interne richiede professionalità ed esperienza, poiché gli errori in grado di inficiare il lavoro di assemblaggio e, di conseguenza, il funzionamento della porta, sono davvero tanti.

Nel montaggio del controtelaio, infatti, bisogna fare particolare attenzione all’aderenza al muro, che deve essere perfetta. Lasciare degli spazi vuoti tra muratura e legno significa condannare l’infisso a danni importanti che sopraggiungeranno a poca distanza dalla relativa messa in opera.

L’inserimento di spessori e riempimenti, ben fissati da viti autobloccanti, è necessario anche per restituire regolarità ai vani delle porte interne, poiché, come è facile intuire, questi raramente sono realizzati a squadro e nel rispetto delle misure standard.

Il fissaggio solido e preciso del telaio al controtelaio è un altro passaggio fondamentale ad assicurare il buon funzionamento dell’infisso. Le porte interne sono sollecitate con estrema frequenza; nel loro ciclo di vita, che si spera duri molti anni, vengono aperte e chiuse di continuo, a volte sbattute, spesso urtate da persone, scope, aspirapolvere, con cadenza più che quotidiana. Un fissaggio labile e incerto rischia di farci ritrovare con serramenti traballanti e rumorosi, che non chiudono bene e faticano ad aprirsi, se non addirittura con infissi che cadono in pezzi.

Gli errori da non commettere nel montaggio delle porte interne non si limitano a quelli appena esposti. Una errata misurazione del vano della porta, che non tiene in debito conto degli spessori dei diversi componenti dell’infisso, determina l’acquisto di porte dalle dimensioni inadatte, che non si inseriscono alla perfezione se non previa esecuzione di lavori di adeguamento, generalmente deleteri per la funzionalità del serramento.

La più piccola imprecisione nella disposizione del telaio o nel fissaggio del battente può determinare una parziale apertura della porta la quale, dopo pochi centimetri, andrà a strusciare inesorabilmente sul pavimento, bloccandosi.

Gli errori più comuni tra quelli che generalmente si commettono nel montaggio delle porte interne riguardano la scarsa considerazione dell’ingombro del battente, una volta aperto. La mancanza di esperienza può generare situazioni imbarazzanti, se non esilaranti: porte che, una volta spalancate, vanno ad ostruire la luce di altre porte, oppure entrano in conflitto con le ante della vicina finestra.

Non mancano i casi di porte interne che toccano arredi fissi o sbattono sugli spigoli dei pilastri determinando, nel tempo, l’inevitabile rottura dell’una e dell’altro. Per non parlare dei battenti che si aprono sui corridoi e che diventano un pericolo per chi, malauguratamente, attraversa il disimpegno proprio nel momento in cui la porta si apre.

Sembra assurdo, eppure capita spesso di imbattersi in pasticci del genere, soprattutto in casa degli amanti del fai da te.

Il possesso di una discreta manualità diventa un presupposto imprescindibile per eseguire un montaggio corretto; manualità che, inevitabilmente, si acquisisce con l’esperienza e con la pratica. Chi non possiede queste indispensabili qualità deve lasciarsi affiancare da un esperto, in grado di fornire i consigli utili ad evitare problemi e anche un aiuto pratico nell’acquisto delle porte e nello svolgimento dei lavori.

Come evitare errori nel montaggio delle porte interne

Il sistema migliore per evitare di commettere errori, che poi si trasformano in danni, nel montaggio delle porte interne è sicuramente quello di affidarsi a professionisti del settore. Un tecnico esperto prima di tutto esegue un sopralluogo dettagliato per prendere le necessarie misure e valutare le modalità di apertura più funzionali agli ambienti della casa.

Un occhio competente individua immediatamente le criticità e propone le soluzioni, ed è in grado di consigliare tipologie e modelli diversi in base alle necessità: porte interne scorrevoli, su guida esterna o a scomparsa, a libro, a battente, intere o specchiate, contribuiranno non solo a rendere funzionale l’abitazione, ma le conferiranno anche stile ed eleganza.

Chiaramente anche la scelta del professionista incaricato del montaggio delle porte interne deve essere curata e mai casuale: il possesso delle dovute certificazioni e di una lunga esperienza devono costituire i parametri che guideranno la selezione: solo affinandosi a personale qualificato, infatti, non si corre il rischio di affrontare spese inutili e si ha la certezza di ottenere il lavoro perfetto al quale si ambisce.